venerdì 3 maggio 2013

LA VERITA' E' RIVOLUZIONARIA

Guardando la registrazione del confronto TV tra i candidati a sindaco di Falconara, Antonio Mastrovincenzo e Riccardo Borini, non ho potuto non fare caso alle parole del candidato sostenuto dalle liste civiche "Falconara Bene Comune" e "Cittadini in Comune".
 
Riccardo Borini infatti nel sottolineare la crisi sociale economica e politica generale nel Paese, afferma di aver visto la difficoltà dei partiti di confrontarsi e di dialogare con i cittadini e di rinnovarsi causa la chiusura e la scarsa capacità di intercettare le forze sociali presenti sul territorio.
Borini poi sembra lamentarsi del fatto che le sue liste civiche non siano state coinvolte nel percorso delle primarie organizzate dal Pd. 
 
Queste parole che non mi sono sfuggite mi meravigliano un pò, perchè sembrano voler cancellare dalla memoria alcuni incontri che ad esempio Sinistra Ecologia Libertà sollecitò alcuni mesi fa proprio alle persone che stavano costituendo quelle liste, e quegli incontri erano proprio la dimostrazione di quanta sensibilità c'è da parte dei Partiti (SEL in questo caso) nei confronti dei movimenti cittadini.
 
Quegli incontri però non ebbero seguito non per la difficoltà di rinnovamento del partito in questione o per divergenze programmatiche che non esistevano (e non esistono), ma per un veto pregiudiziale che i componenti delle liste civiche hanno posto nei confronti di SEL. Dimostrando che a non essere pronti al cambiamento erano proprio loro.
 
Non sono stati quindi i programmi o le idee a non permettere un accordo tra le parti, ma solo il fatto che le liste civiche che ora sostengono Borini non hanno voluto fare accordi con i Partiti a prescindere.
 
Un peccato secondo me, che invece avrei preferito una alleanza di centrosinistra insieme ai comitati cittadini e all'associazionismo. Avrei preferito una coalizione del tipo di quella realizzata a Milano, quella che ha fatto vincere il Sindaco Pisapia e che ci avrebbe portato alla vittoria sicura a Falconara.
 
Mi dispiace che Riccardo Borini, rigetti la responsabilità del mancato rinnovamento ai partiti politici senza un minimo di autocritica, ma allo stesso tempo prendo questa sua affermazione come un possibile dialogo futuro, non per la spartizione di posti e incarichi, ma semplicemente per una condivisione programmatica, per il bene della città, che è ciò che ci interessa. 

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