mercoledì 15 maggio 2013

LA CITTADELLA DELLE ARTI

Ne ho già parlato precedentemente, ma ritorno sull'argomento perché può produrre effetti positivi per Falconara.  (clicca qui)
E' possibile coniugare misure di crescita socio economica con progetti di riqualificazione di aree pubbliche? Penso di si.
 
Ho già accennato alla possibilità di valorizzare la ex caserma Saracini con progetti che favoriscono l'inizio di attività artigiane, agevolando gli "start-up" di piccola imprenditoria o di cooperazione, offrendo in comodato d'uso per brevi periodi spazi nella caserma, che potrebbe in questo modo diventare uno spazio aperto e utile alla città e soprattutto libero dal degrado di cui è attualmente colpito.
 
A Falconara di luoghi abbandonati nel degrado ce ne sono molti, alcuni sono di proprietà comunale. Sono spazi importantissimi se utilizzati nel giusto modo, se messi a disposizione della comunità.
 
L'ex mattatoio che si trova nel quartiere di Villanova ad esempio è attualmente utilizzato come magazzino del Comune Uff. Patrimonio. A guardarlo dall'ingresso non sembra sia in condizioni ottimali, anzi sembrerebbe in stato di abbandono, sicuramente degradato in un quartiere che avrebbe al contrario un estremo bisogno di spazi fruibili e vivi.
 
Ci tengo a illustrare la mia idea per questa area che è ancora allo stato embrionale, ma che viste le esperienze in altre città potrebbe ottenere un buon risultato e potrebbe anche offrire una possibilità di lavoro.  
 
Falconara ha carenza di spazi culturali, di luoghi per la cultura, per cause tutte politiche e per cattive scelte del passato. In città non c'è un teatro, un cinema (se si esclude quello parrocchiale), non ci sono spazi per la musica. La piccola scuola di musica di Via Marsala è assolutamente insufficiente a soddisfare le richieste.
 
L'ex mattatoio potrebbe diventare una cittadella delle arti con sale per musica, teatro, danza, e il grande piazzale potrebbe diventare una arena per spettacoli all'aperto.
 
La ristrutturazione e la messa a norma potrebbe avvenire con la collaborazione di privati e fondazioni, e le stesse sale, offerte in comodato d'uso ad associazioni culturali in cambio della ristrutturazione.
 
Una idea che potrebbe risolvere il problema del degrado cittadino, quello sociale e quello culturale e che potrebbe offrire qualche posto di lavoro, che in questo periodo non è da sottovalutare.
 
La realizzazione di questa idea è un altro impegno che prenderò se verrò eletto.



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