sabato 1 giugno 2013

ZERO CONSUMO DI SUOLO E RIPARTE L'ECONOMIA.

Spesso la propaganda elettorale porta a semplificare alcuni concetti che possono venir fraintesi o peggio strumentalizzati.
 
Parlando con delle persone in questi giorni mi sono accorto che lo slogan ZERO CONSUMO DI SUOLO viene interpretato come un impedimento allo sviluppo, come la mazzata finale ad un settore quello edilizio e artigiano già in forte crisi. La teoria secondo la quale ZERO edificazioni significa chiusura delle imprese edili, mi sembra sia avvalorata soprattutto dallo schieramento che sostiene il sindaco uscente Goffredo Brandoni, e non c'è da stupirsi visto che gran parte del suo programma è basato su nuove edificazioni.  Un tipico caso di banalizzazione dei grandi temi in campo a Falconara. Gli stessi infatti cercano di far passare il concetto che chi sostiene una riconversione della raffineria e una maggiore cura dell'ambiente, voglia far licenziare i lavoratori. Semplificazione infantile e non vera ovviamente (ma questo è un altro argomento).
 
Per rispondere alle giuste preoccupazioni di chi lavora nel settore dell'edilizia, cito un comunicato stampa dell'ANCE Associazione Nazionale Costruttori Edili che lanciando un grido d'allarme per la gravissima situazione in cui grava il settore con il sostanziale blocco delle costruzioni, peggiorata dall'introduzione dell'IMU, chiedono di invertire la rotta:  “un’iniezione di soldi pubblici per partire con la messa in sicurezza delle scuole e del territorio: interventi necessari per il bene del Paese e capaci di dare fiato all’economia”.
Il consumo del territorio è un tema sentito anche dall'associazione degli edili e sembra un ossimoro, ma non lo è. L'ANCE del Veneto si dichiara favorevole alla "applicazione di forme di partenariato pubblico-privato nella realizzazione delle opere regionali di difesa del suolo".
 
Quindi dire ZERO CONSUMO TERRITORIO senza banalizzare il concetto non significa affatto decretare la morte delle imprese edili, ma al contrario offrire una nuova opportunità virtuosa di sviluppo.
 
Parlando di Falconara Possiamo dire che se il Governo centrale deciderà di allentare i parametri del patto di stabilità, il Comune potrà avviare importanti opere di ristrutturazione di edifici pubblici, migliorando l'efficientamento energetico, mettendo in sicurezza le scuole.
 
Un Comune virtruoso non si ferma però solo agli interventi pubblici, si può fare molto anche nel privato. A Falconara ci sono grossi condomini, conseguenza delle passate speculazioni edilizie, tutte le abitazioni hanno un basso coefficiente energetico, questo "difetto" deprezza il loro valore, ma non solo, molti di questi condomini proprio in questi giorni debbono fare i conti con la riconversione del riscaldamento centralizzato, alimentato in molti casi con BTZ, un carburante molto inquinante e cancerogeno a basso costo. La trasformazione di tali impianti è molto dispendiosa, spesso per motivi economici i condomini optano per soluzioni non definitive, non risolvendo definitivamente il problema.
 
Un Comune virtuoso che vuole risolvere definitivamente questo problema può coordinare e mettere in rete i privati, grandi condomini ma anche singoli proprietari, promuovendo contratti collettivi con aziende specializzate per la riconversione energetica, per la ristrutturazione degli edifici, con la formula delle ESCO Questo sistema permette di realizzare interventi di efficienza energetica abbattendo i costi di realizzazione e di gestione, per privati ed enti pubblici.
Provate a pensare ai benefici se il Comune riuscisse a mettere in piedi un coordinamento di questo tipo in grado anche di agevolare finanziamenti per privati.
 
Ne provo ad elencare qualcuno:
  1. riduzione dei costi di riconversione
  2. abbattimento dell'inquinamento (con la trasformazione degli impianti di riscaldamento ci sarà un abbattimento sostanziale delle poveri sottili, grave problema in città mai risolto).
  3. Ripresa del settore edilizio e dell'artigianato, quindi nuovi posti di lavoro e più ricchezza in città)
  4. valorizzazione degli edifici ristrutturati
  5. Riduzione dei consumi di carburante
Ecco cosa significa ZERO CONSUMO DI SUOLO. Non date retta alle banalizzazioni, questo è il cambiamento di cui vogliamo essere portatori. Ecco perchè è molto importante che al ballottaggio del 9/10 giugno il voto vada ad Antonio Mastrovincenzo.     
 



Nessun commento:

Posta un commento

I messaggi anonimi verranno pubblicati a mio insindacabile giudizio.