Il fragile sistema
economico di Falconara è minato da una epocale crisi industriale. La
raffineria, la maggiore impresa industriale falconarese, paga
pesantemente la crisi del settore a causa soprattutto della
inadeguata strategia aziendale.
La proprietà però non è la sola ad
aver sbagliato.
E' alta anche la
responsabilità delle forze sindacali che non hanno saputo o voluto
guardare più in là del presente e si sono limitati ad eccettare i
periodici contentini dell'azienda.
Ma è immensa la responsabilità
politica. I veri responsabili vanno ricercati tra chi si è
avvicendato in tanti anni a tutti i livelli istituzionali, quelli che
avrebbero dovuto tutelare il territorio, i cittadini e i lavoratori.
Quei politici i quali sono stati totalmente inadeguati,
insufficienti, forse subalterni ai voleri della proprietà aziendale.
Questo è un punto
cruciale che deve essere chiarito, occorre una netta discontinuità con le politiche e
con i politici che l'hanno provocata. Perchè quella crisi a pagarla alla fine saranno i lavoratori della
raffineria e i quasi invisibili lavoratori degli appalti e dell'indotto.
E' la crisi di tutta la città che si trova di fronte due gravi rischi: un incremento della disoccupazione con relativo impoverimento del tessuto sociale e il rischio reale che tutta l'area della raffineria diventi un'altra zona off-limit, un'altra grossa porzione di territorio altamente inquinato da bonificare e abbandonato a se stesso.
Una evenienza che dobbiamo scongiurare anche perchè la costa è già pesantemente degradata dalla presenza della vecchia Montedison, area inutilizzabile a causa del forte e pericoloso inquinamento di sostanze chimiche del terreno.
E' la crisi di tutta la città che si trova di fronte due gravi rischi: un incremento della disoccupazione con relativo impoverimento del tessuto sociale e il rischio reale che tutta l'area della raffineria diventi un'altra zona off-limit, un'altra grossa porzione di territorio altamente inquinato da bonificare e abbandonato a se stesso.
Una evenienza che dobbiamo scongiurare anche perchè la costa è già pesantemente degradata dalla presenza della vecchia Montedison, area inutilizzabile a causa del forte e pericoloso inquinamento di sostanze chimiche del terreno.
Falconara non può accettare un'altro
scempio di quelle proporzioni, ci deve essere una rivolta culturale.
Ci vogliono idee, risorse e volontà politica per non ridurre tutto al cinico dualismo tra ambiente e lavoro. Abbiamo il diritto di pensare ad una migliore qualità della vita, abbiamo il dovere di adoperarci per ottenerla.
Ci vogliono idee, risorse e volontà politica per non ridurre tutto al cinico dualismo tra ambiente e lavoro. Abbiamo il diritto di pensare ad una migliore qualità della vita, abbiamo il dovere di adoperarci per ottenerla.